Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi

“Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi”
è onesto perché è sincero almeno al 85%
è parziale perché non può prendere in esame tutto
è sopra i massimi sistemi perché ruba il titolo all’opera “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” di Galileo Galilei.
Non è una confutazione del sistema tolemaico-aristotelico a favore di un sistema copernicano ma tratta comunque temi più grandi di noi.
Ma soprattutto è il primo spettacolo di Pietro Angelini.

Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi è uno spettacolo in bilico tra ironia e disperazione, concepito come un autoritratto dell’autore e simultaneamente come una radiografia del contesto storico, sociale e artistico contemporaneo.

Pietro Angelini fa i conti in maniera abilmente ingenua con gli avvenimenti della sua vita di giovane uomo, di attore, di figlio con un forte senso di responsabilità e di individuo con tante domande da fare al mondo. Il suo è un flusso di pensieri, di concetti e di aneddoti, che si manifesta attraverso un linguaggio cross-mediale e che diventa materia teatrale disegnando un profilo intimo e psicologico del protagonista.

La spinta dinamica che ha portato alla creazione dello spettacolo è la violenta reazione all’immobilità, condizione antiproduttiva nella quale è difficile riconoscersi e che riguarda tutti. Scoprendo la propria inattività durante un periodo lavorativo come maschera in teatro, fermo in piedi per 5 o 10 ore al giorno, l’unica modo di reagire per Pietro è irruento come l’improvviso deragliare di un treno che gira all’infinito su un binario circolare. Allora ecco il fluire delle idee, dei progetti e di tutte quelle invenzioni mai realizzate, su cui costava troppa fatica mettersi al lavoro e che adesso prendono finalmente forma.

Tutte, le une accanto alle altre, costruiscono un primo rudimentale sistema economico, definiscono un inesplorato mercato artistico e generano la possibilità concreta di guadagno in termini monetari.


di e con Pietro Angelini


Residenza Produttiva Carrozzerie | N.O.T.

Selezione Visionari Kilowatt Festival 2020

foto di scena di Mounir Derbal© e Chiara Sernia© Tutti i diritti sono riservati


Estratti stampa:

Un trenino giocattolo gira indisturbato attorno ai suoi piedi, mentre lo schermo alle sue spalle ci trasporta nella vertigine dell’associazione mentale, con il cursore di un mouse che viaggia instancabile sul motore di ricerca, skippando tra pagine e pagine di dati reali, non così tanto reali, probabili, menzogneri. immobilità concreta, generatrice di mostri e di una dinamica scenica esplosiva: all’immobilità si sostituisce il movimento frenetico e non direzionato che si incaglia nel ripetersi ossessivo dell’io e nella dinamica centrifuga del sé. Così come il filo dello spettacolo si perde e si confonde in un susseguirsi ripetitivo di sketch e in una drammaturgia prepotentemente governata dall’autobiografismo.

Angela Forti | TEATRO E CRITICA

Economia, soldi, spendibilità, o semplice monetizzazione di sogni e desideri sono al centro di “Un onesto e parziale discorso sui massimi sistemi” con tanto di richiesta al pubblico di accendere i cellulari e condividere foto e profilo Instagram del nostro artista/imbonitore. [...] Lo spettacolo ci fa sorridere amaramente su un mondo, su una generazione per cui l’unico metro di giudizio sono i soldi: il pensiero calcolante su cui Angelini ironizza con inquietante consapevolezza di un mondo in vendita sempre e comunque… anche nell’ultimo saluto.

Nicola Arrigoni | SIPARIO


Compagnia Pietro Angelini

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