Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi

di Pietro Angelini

Rassegna stampa

Piccole apocalissi al termine della notte. KILOWATT FESTIVAL di Sansepolcro come antidoto al Covid-19. - SIPARIO di Nicola Arrigoni 05/08/20

Tutt’altro che indifferenti lascia invece il pur acerbo ma intelligente e desituante lavoro di Pietro Angelini interprete di Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi…Pietro Angelini con la sfrontatezza dei suoi 28 anni osa e ti butta in faccia tutto sè stesso. Immobile, vestito in giacca e cravatta, stile maschera di teatro, ma anche manager e imbonitore, affida il suo racconto ad un video in cui con ricerche ripetute su Google, con immagini di scuola e famiglia mette in connessione ciò che è con quello che è stato, ringrazia tutti: dall’homo sapiens alla professoressa del liceo, nella convinzione che tutto si tenga in questo universo, anche nella storia di Pietro Angelini, attore molto ambizioso in cerca di notorietà Il titolo richiama il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo e Galilei e alla fine viene da pensare che al centro di tutto sia proprio Angelini con la sua storia, terra o sole che sia, poco importa, eliocentrico o meno è un dettaglio; e non è neppure un caso che la riflessione sia legata all’immobilità e alla sua impraticabilità…. Con sottinteso il celebre: Eppur si muove. Detto questo Pietro Angelini se ne sta impalato davanti al pubblico per venti minuti buoni, unico movimento quello di un trenino, mentre il video mette in connessione la sua vita con quella dell’umanità intera. Alla premessa del video fa seguito il recital live – un po’ acerbo e a tratti troppo ‘improvvisato’ – in cui il nostro da imbonitore cerca di vendersi come regista del film più corto della storia per costo: 1 dollaro e durata: un minuto. E parte il video di un dollaro che prende fuoco in un minuto. Da qui l’elenco di premi e concorsi e il calcolo economico di ciò che ha fruttato il film, solo incassando 300 euro. Angelini passa poi a spacciare una poesia Pene d’amore, in cui la lacrima lattiginosa del testo mette qualche dubbio su cosa s’intenda per pene fra onanismo e comicità. Economia, soldi, spendibilità, o semplice monetizzazione di sogni e desideri sono al centro di Un onesto e parziale discorso sui massimi sistemi con tanto di richiesta al pubblico di accendere i cellulari e condividere foto e profilo Instagram del nostro artista/imbonitore. Pietro Angelini fa della sua naïveté e per certi versi dell’egotica volontà di essere al centro dell’universo che è di ogni giovane adolescente con la vita davanti, un racconto scanzonato, allegro, pieno, pienissimo di trovate – forse fin troppo – che se lascia perplessi per una certa ingenuità recitativa da un lato, dall’altro rimane impresso. Lo spettacolo ci fa sorridere amaramente su un mondo, su una generazione per cui l’unico metro di giudizio sono i soldi: il pensiero calcolante su cui Angelini ironizza con inquietante consapevolezza di un mondo in vendita sempre e comunque…anche nell’ultimo saluto. (…) il pensiero va al monologo pop di Pietro Angelini, al suo Onesto e parziale discorso sui massimi sistemi che con scanzonata ironia ci dice che al termine della notte – per non soccombere – c’è la necessità di maturare una consapevolezza di come il pensiero calcolante non basti e rischi di inaridirci se non ci viene in soccorso il pensiero meditante…

Cartoline da un teatro emergente: implosione ed essenzialità - TEATRO E CRITICA di Angela Forti 21 Agosto 2020

Pietro sta. Immobile. Rinchiuso nella corsa angusta di un trenino giocattolo che gira su se stesso, mentre la sua mente viaggia. (…) In Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi di Pietro Angelini il tema è la ribellione all’immobilità: una lunga e affascinante introduzione ci mostra un attore fermo, imperterrito. Un trenino giocattolo gira indisturbato attorno ai suoi piedi, mentre lo schermo alle sue spalle ci trasporta nella vertigine dell’associazione mentale, con il cursore di un mouse che viaggia instancabile sul motore di ricerca, skippando tra pagine e pagine di dati reali, non così tanto reali, probabili, menzogneri. immobilità concreta, generatrice di mostri e di una dinamica scenica esplosiva: all’immobilità si sostituisce il movimento frenetico e non direzionato che si incaglia nel ripetersi ossessivo dell’io e nella dinamica centrifuga del sè. Così come il filo dello spettacolo si perde e si confonde in un susseguirsi ripetitivo di sketch e in una drammaturgia prepotentemente governata dall’autobiobrafismo. (…) Quello visto a Kilowatt (…) è un teatro dell’implosione. Un teatro che si arrotola su sé stesso alla ricerca silenziosa di un’essenzialità che non è mancanza, bensì scelta consapevole, di senso. (…) Chiedono un silenzio, un’attesa che possa non essere frenetica o ansiosa. Chiedono un tempo nuovo, diverso, dedicato all’ascolto e allo sguardo. Stupisce la continuità nell’impostazione scenica di questi lavori: c’è una forte ricerca della componente simbolica, accolta sovente da uno o pochi oggetti che o raccolgono le linee di forza della scena, donando concretezza (…) oppure si moltiplicano a dismisura impossessandosi dello spazio vitale degli attori (…) Tutti i personaggi di questi quattro spettacoli appaiono rinchiusi: sono corpi impossibilitati ad agire nel rettangolo di un palcoscenico che si fa fotografia in 16:9 di vita. Rinchiusi nelle aspettative non soddisfatte, nelle memorie dell’infanzia. Sono corpi imprigionati tra corpi, nelle barriere della propria mente. Richiamano, queste drammaturgie, a una versione semplice, istantanea del teatro: non urlano, non scandalizzano, non provocano. Suggeriscono all’orecchio di chi è disposto a guardare. (…)

Il Giornale di Vicenza 9/3/2024 -
Antonio Stefani

La Repubblica 20/3/2024 -
Rodolfo di Giammarco

Ritaglio di giornale con articolo su uno spettacolo al Teatro Basilica, intitolato "Galilei e il rimedio per l'autosabotaggio" di Rodolfo di Giammarco. Include l'immagine di un uomo in completo nero con cravatta.

Il Messaggero 21/3/2024 - Katia Ippaso

Articolo su uno spettacolo teatrale di Pietro Angelini al Teatro Basilica, titolo 'Angelini incontra Galilei con ironia'. Include una foto di Angelini con sfondo di un mondo. Il testo parla del monologo ispirato a Galileo Galilei.
Uomo in abito elegante sul palco con sfondo di autostrada e macchina.

Il Tempo 21/3/2024 -
Tiberia De Matteis