Simonetta Solder

Simonetta Solder è un’artista poliedrica che unisce il lavoro d’attrice, regista e traduttrice con una forte attenzione per la ricerca linguistica e drammaturgica. Si forma come attrice a Vienna e negli Stati Uniti, sviluppando una sensibilità internazionale che caratterizzerà tutto il suo percorso professionale. Parallelamente alla sua attività scenica, traduce da anni testi teatrali dal tedesco all’italiano, contribuendo alla diffusione in Italia di una drammaturgia contemporanea ricca e ancora poco conosciuta.

Nel 2019 cura, insieme alla regista Paola Rota e al musicista Teho Teardo, l’intenso progetto teatrale Illegal Helpers della drammaturga austriaca Maxi Obexer, presentato al Festival delle Colline e al Festival Short Theatre di Roma. Si tratta di un lavoro politico e urgente, che intreccia le voci di coloro che aiutano i migranti “illegalmente”, dando corpo e dignità a una zona grigia della nostra coscienza civile.

Collabora con Gaia Saitta al progetto Burning Play della regista e autrice Manuela Cherubini, e ritrova Paola Rota per lo spettacolo Come tutte le ragazze libere, nato dal confronto con la drammaturga bosniaca Tanja Slijvar, che affronta con sguardo tagliente e poetico il tema dell’identità femminile e della libertà.

Si dedica anche alla regia: insieme a Giorgio Marchesi firma la co-regia de Il fu Mattia Pascal, portando in scena un classico della letteratura italiana con uno sguardo contemporaneo, mentre per Spazio Giallo dirige Sherazade, performance ideata da Sara Ricciardi con la drammaturgia di Elisa Casseri, in cui si fondono narrazione, visione e corpo per dare nuova voce all’iconica narratrice delle Mille e una notte. La sua ricerca artistica attraversa confini geografici, linguistici e poetici, in un dialogo costante tra palco e parola.

Spettacoli e progetti:

Gertrude, Lucia e le altre. Le donne del rivoluzionario Manzoni

Illegal Helpers

Come tutte le ragazze libere


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Tanja Šljivar

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Nassim Soleimanpour