James
Coproduzione Compagnia Licia Lanera
James è un bambino dell'Uganda che ho adottato a distanza tramite Save the Children durante la pandemia.
Per i teatranti quello è stato un periodo di stasi forzata durato ben più della pandemia stessa. Il mondo del teatro è diventato per due anni il mondo dei casalinghi.
Per me fu un periodo atroce, in cui mi sono fermata a guardare la mia vita senza il teatro. E non ci ho trovato nulla. Alle soglie dei 40, senza un figlio, una famiglia, un hobby, un qualunque obiettivo fuori dalla mia compagnia, mi sono sentita un fallimento di essere umano.
Ho iniziato a guardare con durezza alla mia vita degli ultimi venti anni, mi sono vista sfilare davanti tutte le occasioni mancate, tutti i fallimenti. E mi sono interrogata sul concetto di eredità, di immortalità. Chi prenderà i miei libri e le mie fossette che mi vengono quando rido? Un domani, io che non ho figli, non ho nipoti, non ho fratelli e sorelle, chi manterrà in vita il ricordo di me? Sarò abbastanza brava a teatro da farmi ricordare?
In questo dannato periodo James è stato un balsamo per me, una specie di totem su cui riversare tutto l'amore che avevo e che non riuscivo a dare. Ho sempre saputo che era un'assurdità eppure…
Dal 2021 mi interrogo su queste tematiche, e in questi anni ho fatto varie sessioni di ricerca, con attori di età diverse, per ragionare assieme, per condividere un sentire, delle domande.
Allo stesso tempo, senza ancora aver scritto il testo e suggestionata dalle mie letture kantoriane e dal suo concetto di marionetta, ho fatto costruire da Michela Marrazzi, una marionetta di James, a grandezza naturale.Poi, un anno fa, è arrivato il testo, che parla di tutto questo, della prigione dorata in cui siamo, delle nostre paure e delle nostre micragnosità.
Ma soprattutto è un testo che parla di morte e di immortalità, della voglia di lasciare qualcosa, di non scomparire.Alla fine arriva James, che dall'Africa ha il compito di raccogliere e calmare le nostre anime, come un balsamo miracoloso. Tutte le sere. Recita per recita.
Licia Lanera
James è la vita di quattro attrici e un attore che tentano disperatamente di raggiungere l'immortalità attraverso l'unica cosa che sanno fare: il teatro. È la maledizione di quattro generazioni di donne che si confrontano sulla paura, sull'arte, sull'amore, sulla maternità, sull'eredità, sui geni. È un ragionamento sul teatro che tutto ti dà, chiedendoti in cambio una sola cosa: la tua vita.
James è uno spettacolo che parte da Kantor e dalle sue riflessioni, che in più di un modo danno ispirazione e struttura alla drammaturgia originale di Lanera, per arrivare a banali chiacchiere sulla micragnosa quotidianità. È una storia di scarpe strette e di uomini che scappano.
In scena: quattro attrici di 20, 40, 60 e 80 anni, un attore divorato e un Dio del teatro, con al seguito due spiriti guida. Vestiti di nero, gli attori alla prova di un nuovo spettacolo – “una commedia che parla di immortalità” – si arrovellano continuamente sulle stesse tematiche, entrando in loop tra scene che confondono teatro e vita reale e dialoghi di cui il focus è proprio il loro essere teatranti; vengono continuamente seguiti, guidati, richiamati all’ordine dal Dio del Teatro, in bianco, e da due figuranti/animali – che richiamano gli animali legati alla tragedia greca e ai rituali che ne danno origine, una capra e un bue – che un po’ come spiriti guida, un po’ come pets domestici, commentano le misere interazioni.
La lunga stasi forzata dovuta alla pandemia del 2020, ha messo i teatranti nella scomoda posizione di chiedersi: chi sono io senza il teatro? che cosa ho fatto fino ad ora? A che punto è il processo di costruzione della mia immortalità? Come si diventa immortali? Cos’è il palcoscenico, se non un luogo in cui “si gioca a far sul serio” per raggiungere la verità?
JAMES
scritto e diretto da Licia Lanera
con Monica Contini, Mino Decataldo, Danilo Giuva,
Licia Lanera, Nina Martorana, Ermelinda Nasuto, Andrea Sicuro, Lucia Zotti
luci Max Tane | costumi Angela Tomasicchio | marionetta Michela Marrazzi
assistente alla regia Luca Lo Vercio | tecnica del suono Laura Bizzoca
produzione Compagnia Licia Lanera | co-produzione 369gradi
con il sostegno di ERT- Emilia Romagna Teatro | sponsor Sicolo Arredamenti
durata: 90′
James
prossime date in programma