
Valentino Villa
Regista, interprete. Insegna recitazione e voce ed è insegnate certificato del metodo Linklater - Freeing the Natural Voice.
Dopo aver conseguito il diploma dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico di Roma, il diploma del corso di perfezionamento per giovani attori diretto dal Maestro Luca Ronconi, la laurea in Economia con una tesi dal titolo "Aspetti strategici ed organizzativi delle imprese di produzione di spettacoli dal vivo", si diploma come insegnante certificato del metodo Linklater nel febbraio.
Comincia il suo impegno nel mondo del lavoro come attore e lavorando con il Maestro Luca Ronconi e prendendo parte a numerose produzione prima del Teatro di Roma, poi del Piccolo Teatro di Milano: dai Fratelli Karamazov passando per "Questa sera si recita a soggetto", "Il Sogno di Strinberg" e "Lolita" di Nabokov e poi "I due gemelli veneziani", "Il Candelaio", "Amor nello specchio" di Giovan Battista Andreini. Parallelamente agli impegni negli spettacoli del Maestro Ronconi prende parte a diverse produzioni teatrali indipendenti. Negli anni di permanenza presso il Piccolo Teatro di Milano è attore in alcune produzioni dello stesso teatro, fra cui: "Riccardo III di Arpad Schilling" e "Materiali per una tragedia tedesca" di Antonio Tarantino per la regia di Cherif. Partecipa inoltre, con un ruolo di rilievo, alla produzione de "Il Trionfo dell’Amore" di Marivaux con la regia Luca De Fusco, produzione del Teatro Stabile del Veneto.
Nel 2012 consegue il diploma di certificazione di insegnante del metodo Linklater - Freeing the natural voice, dopo una lunga formazione sotto lo sguardo di Kristin Linklater e insieme all’intensa attività di insegnamento del metodo in diverse scuole di teatro italiane comincia inoltre l’attività di insegnante di recitazione. Insegna, dal 2010, recitazione in alcune scuole fra cui, in particolare, l’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico.
Nel 2006 firma la sua prima regia. Da un primo debutto con un testo di Neil Simon, "Rumors", firma negli anni, a partire dal 2006, numerose spettacoli. In particolare le sue scelte ricadono sulla drammaturgia contemporanea e sulla letteratura non nata per il teatro ma con una, almeno apparente, "vocazione per". Dalla contemporanea classicità di Harold Pinter di "Party Time" ai racconti di Dorothy Parker per "Waterproof" passando per "Orlando" di Virginia Woolf, "Si salvi chi può - una creazione originale", "Alessandro Magno" di Pietro Citati, "A single Man" di Christopher Isherwood, Carlo Michaelstadter di Luciano Arcella. Nel 2009 elabora, su invito della Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, un progetto sulla figura di Barbablù messa in relazione con la figura storica da cui trae origine, Gilles de Rais e l’opera di Béla Bartok "Il Castello di Barbablù". Il progetto trova una sua forma definitiva con il debutto, nel 2010, all’Italian Restyle Festival, curato dalla kunsthaus Tacheles di Berlino con il titolo BLU - spettacolo che infine debutta in Italia nel febbraio 2010. Questo spettacolo è la definitiva messa a fuoco del suo interesse per la commistione fra i diversi linguaggi della scena: testo, ipertestualità, danza, Opera, video. Negli ultimi anni, grazie anche al coinvolgimento da parte di Face à face, Parole di Francia per scene d’Italia, approfondisce inoltre il suo rapporto con il drammaturgo Jean-Luc Lagarce. Firma la prima messinscena assoluta in italiano del suo testo più importante e popolare: "Noi, gli Eroi". Mette in scena inoltre, dello stesso autore, in collaborazione con RaiRadioTre, anche in questo caso per la prima volta in lingua italiana, con una traduzione di Gioia Costa, Music-hall con Daria Deflorian protagonista. Dal 2013 è coinvolto, come attore, nello spettacolo ‘"e ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni" di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini che ha debuttato nel RomaEuropa Festival 2013. Nel 2014 firma la regia di "L’inferno è solo una sauna" di Katja Brunner, in collaborazione con PAV, Short Theatre e l’Accademia Nazionale d’arte Drammatica Silvio d’Amico. Nel 2017 inizia la sua attività di regista d’0pera debuttando con "Cefalo e Procri" di Ernst Krenek per il teatro La Fenice di Venezia. Nel settembre del 2018 partecipa come regista collaboratore all’allestimento di "Traviata" di Giuseppa Verdi con la regia di Francesco Micheli. Nel 2019 firma la regia di "Intermedi della Pellegrina" per il Maggio Musicale Fiorentino e di "Luci mie traditrici" di Salvatore Sciarrino, per il teatro La Fenice di Venezia. Nel maggio 2021, a Firenze e per il Festival del Maggio Musicale Fiorentino cura la regia di "Jeanne Dark" di Fabio Vacchi in prima assoluta mondiale.
A ottobre 2022 debutta al Romaeuropa Festival "Au Bord", di Claudine Galea, con Monica Piseddu. Lo spettacolo è prodotto da Romaeuropa Festival e 369gradi, in coproduzione con Lac Lugano Arte e Cultura, Triennale Milano.
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