Lu monti di la cruzi (nuova produzione 2025)

Credits

  • drammaturgia e regia di Paolo Congi
  • con Viola Misiti

Interpretato dalla giovane attrice Viola Misiti e diretto da Paolo Maria Congi, entrambi di origini sarde, è anche per loro una necessaria sperimentazione per esplorare attraverso la scrittura drammaturgica e la messa in scena, le loro origini e il retaggio culturale da cui provengono.

Nella narrazione della protagonista, Mariangela, sola sulla scena, prende forma lo struggimento del sentimento vietato verso un giovane. Le famiglie dei due ragazzi sono coinvolte in una faida cruenta, ma nel racconto si intrecciano i temi dell’amore sino alla negazione della violenza delle famiglie coinvolte tanto da individuare la responsabilità del massacro finale non alla cattiveria degli esseri umani ma ad uno spirito maligno che si creda alberghi tra i graniti antropomorfi della Gallura.

Un testo che intreccia leggenda e storia. Il massacro accadde realmente a metà ottocento, scatenato da un evento storico, un cambiamento radicale nella società e nella cultura sarda: le chiudende, ovvero l’editto per cui si stabilisce la proprietà privata della terra.

Il monologo prende ispirazione dalle tante storie e leggende del territorio e si ispira liberamente a Il muto di Gallura, uno dei più importanti romanzi storici sul banditismo sardo, scritto da Enrico Costa, che racconta la storia della sanguinosa faida tra i Vasa e i Mamia che sconvolse il territorio di Aggius, in Gallura, nella prima parte della seconda metà dell’Ottocento.

Paolo Maria Congi è autore, attore e regista. È il fondatore della compagnia Versus, un progetto multidisciplinare sullo sviluppo di nuove drammaturgie. I suoi testi sono incentrati su temi sociali e sulla ricerca di un linguaggio universale, attraverso una sperimentazione sui contenuti e sulle forme; esplora i generi  per arrivare ad un’idea di nuova avanguardia, collettiva e inclusiva. Un’indagine del linguaggio della “libertà”, tramite l’ascolto dei bisogni e delle necessità umane, delle crisi storiche e individuali del nostro tempo.

La scrittura del testo Lu monti di la cruzi e l’incontro con Viola Misiti è conseguente al progetto di residenza Ischeliu (Richiamo) dedicato ad artisti sardi emigrati e discendenti che 369gradi organizza dal 2022 a Rebeccu