top of page

di Lorenzo De Liberato

con Marco Quaglia / Stefano Patti

regia Stefano Patti

La voce di Nancy Babich è di Giordana
Morandini
(ita), Alice Spisa (eng)

light designer Paride Donatelli
scenografia Barbara Bessi
costumi Marta Genovese
suono Matteo Gabrielli e Samuele Ravenna

live-set/aiuto regia Cristiano Demurtas

traduzione in lingua inglese Marco Quaglia

progetto grafico Simone Ferraro e Martina Mammola

foto Paolo Palmieri

teaser trailer Federico Falcioni

produzione  Federico Falcioni

progetto sostenuto da Carrozzerie n.o.t. 
residenza produttiva 2015 Teatro Studio Uno 
Presentato al Fringe Festival di Edimburgo 2017

___________________________________

info: Alessia Esposito

info@369gradi.it

  Echoes  

                                                                                            > Quaglia/Patti   

In un futuro distopico e vicino a noi la Terra è divisa in grandi blocchi governativi. Non esiste la democrazia come la conosciamo. Non esiste l’umanità come la intendiamo oggi. Una bomba è stata sganciata in un agglomerato urbano. Sono morte un milione di persone. Un giornalista, De Bois, intervista il responsabile della carneficina, il misterioso Ecoh. La domanda è semplice e precisa: Perché?

Nota di regia:

“Quello che mi ha colpito del testo di Lorenzo De Liberato è l’appassionata crudeltà con cui i due protagonisti si studiano, si attaccano, si divorano all’interno della griglia drammaturgica del “thriller”: un bunker, una crisi economica, un’intervista, uno sterminio. La ricchezza di temi come l’Amore, il Potere, l’Economia e la Religione presenti in Echoes permette un’analisi sull’uomo e sulle sue paure. La paura porta Ecoh a imporre il passaggio di testimone a De Bois: i due opposti diventano così tragicamente complementari. Il bunker, luogo affascinante e oscuro dove è ambientata la vicenda, rappresenta per me un ring, una scacchiera, un set televisivo dove avviene il massacro, principalmente dialettico. Diveniamo così spettatori di un urlo disperato dove l’unico interlocutore è una eco fredda e distaccata”.

Stefano Patti

[...] un vero e serio capolavoro di scrittura, di contributi attoriali, di rigore registico, e di senso ultimo di un’operazione che arrischia, sì, un legame tra destini globali e individuali, ma riesce strepitosamente a scandire e ad accostare interrogativi etici e visioni di catastrofi, risvolti politici e concetti filosofici e di culto di massa, adottando infine una chiave di distopica e provocatoria dialettica umana.

Rodolfo Di Giammarco / La Repubblica

Un triller mozzafiato che combina scenari dispotici con una prospettiva sulla manipolazione della verità.

The Spy in the Stalls

Un prodotto di alta qualità supportato da due straordinari interpreti.

London Pub Theatres

La recitazione è impressionante, ogni movimento lascia trapelare suspense.

Edingurgh Culture Review 

Echoes è retto da due prove attorniati eccezionali.

The Wee Review

Il pubblico è catturato per 50 minuti. Assolutamente da vedere.

London Theatre Reviews

 rassegna stampa

bottom of page